La rubrica “Postini”, mini-post a tema “enigmi e risa”, con unito il CMOAS mattutino, al risveglio del primo mattino, serve come intermezzo di post non postini. Gli enigmi, in verità piccoli indovinelli di parole, tipo quelli che seguono, andranno in ordine alfabetico, e saranno peraltro abbastanza prevedibili. Ecco il primo esempio.
ADITO…ARDITO ALA … ALTA ALTO … ALITO AMATO…? ARE …? ASIA …?
Le risa saranno date da brevi testi ridanciani alla solita maniera. Quale? Quella fatta di battute insulse e stolti commenti. Non li puoi risparmiare? Sì, magari faccio accompagnare il “postino” da un “raccontino”. E perché ridi? Sono contento di avere redatto il primo mini-testo comico con una semplice rima. Cominciamo bene!
352^ = 352 x 352 = 35 x 35 x 100* = 122.500 + 701 + 703 = 122.500 +1.404 = 123.904 [701, 703, 705, 707, 709, 711, 713, 715, 717, 719] * 35 x 35 x 100 = 30 x 30 x 100 + 60 x 5 + 25 x 100 = 122.500
LA MORTE DEL CAPITANO ROLL 2.0
TEATRINO Chi ha ucciso Roll? – Uno sconosciuto, forse un contadino. – Chi te l’ha detto? – L’ho letto sul giornale. – Quale? – “Il Raccoglitore” – Davvero? – Sì. – E non ti vergogni? – No, niente affatto. – Sei proprio senza pudore! – Io sono l’autore, il direttore e l’attore del “Raccoglitore” conosciuto da tutti i lettori del mio Blog, ma ignorato dal mondo intero della Blogsfera planetaria e interplanetaria. – E vivi una vita felice che non si è oggi ancora conclusa. – Sì. – Ma non credo sia tanto felice, oggi. – Stiamo parafrasando il destino di Sihanouk. – Chi? – Norodom Sihanouk, il re della Cambogia dal 1941 al 1955 e dal 1993 fino alla sua abdicazione, il 7 ottobre 2004. – È morto. – Quando? Dove? – Nel 2012 a Pechino, a novant’anni. – Caspita! – Non lo sapevi? – No. – Ora lo sai. – Certo, e so anche che Roll non è morto. – Come? – Era una bufala. – Quale? – La notizia della morte del capitano Roll. – Una fake news? – Qualcuno aveva dato questa notizia fasulla. – Quale? – Ti ricordi che cosa aveva scritto il cronista ieri, nel giorno dei morti e di Saturno? – No. – l’hai già dimenticato? – Sì. – Te lo ricordo io. – E quindi? – “La morte del capitano Roll” Quando suonarono il campanello di casa, alle sette del mattino, Roll si trovava in cucina, dove si stava preparando il caffè. Aveva indosso una ruta ginnica, ed era pronto per la passeggiata mattutina. Era il giorno dei morti, la sera precedente, avevano bussato diverse volte i bambini per il loro “dolcetto o scherzetto”, e tutti erano stati accontentati con merendine e pasticcini, che Roll aveva preparato per loro. Lasciò stare il caffè che non aveva ancora bevuto, attraversò il salone di casa e andò ad aprire la porta. Nel riquadro apparve un uomo con un viso rugoso, i baffi bianchi spioventi, l’aria grigia, un cappello da contadino in testa, gli abiti dimessi. “È lei il capitano Roll?” domandò. “Sì”, rispose Roll. L’uomo estrasse da sotto la giacca una pistola, la puntò contro Roll e sparò tre colpi in rapida successione. Roll stramazzò a terra, l’uomo fuggì via di corsa.” – E la bufala? – “La casa deserta, anche il palazzo era semideserto quella mattina. Nessuno aveva udito gli spari o se li aveva uditi non aveva fatto caso a quei botti, magari pensando a petardi o scoppiettii di una motocicletta. Il cadavere fu ritrovato il mattino dopo dall’uomo delle pulizie, che aveva notato quella porta di casa spalancata. Poco dopo sul posto intervenne un’ambulanza e un’autoradio della polizia. Avevano sparato al capitano Roll, che era morto dissanguato, furono questi gli esiti dei primi accertamenti raccolti dagli inquirenti e i cronisti, interessati al caso.” – Quindi, tu hai dato una notizia falsa? – Io? – Sì, tu, non sei Sihanouk? – No. –Quindi, tu non sei il re dei cambogiani? – No. – Allora sei il re dei pagliacci. – E tu il buffone di corte, Gonella, tanto per intenderci. – Ecco! (Segue)
E adesso spiegami il CMOAS mattutino, peraltro quello di ieri? – È stato ricoverato al CMOAS. – Non ho capito. – Nemmeno io. – Quindi non smentisci? – Che cosa? – Che oltre ad essere il re dei pagliacci, sei anche il suo buffone di corte. – E tu chi sei? – Io sono Sihanouk. – Adesso, ho capito sei stato ricoverato al CMOAS, ricordiamo, il Centro Medico Ospedaliero Assistenza Sanitaria malati di mente. – Comunque spieghiamo l’enigma Sihanouk. – Sullo sfondo della tragedia imminente del genocidio, consumatosi in Cambogia, tra l'aprile 1975 e il gennaio 1979, il principe Sihanouk faceva l’attore, il regista e il primo amoroso dei suoi film, applauditi dalla Nazione Khmer, ma ignorati dal mondo intero, come scriveva nei suoi reportage dall’Asia, lo scrittore vicentino Goffredo Parise (1929-1986). La guerra civile cambogiana si colloca storicamente nel contesto della fine della guerra nel Vietnam. Il 17 aprile 1975 i Khmer Rossi guidati da Pol Pot entrarono nella capitale Phnom Penh, dando il via a un regime di stampo comunista e a un processo di epurazione che causerà oltre 1.500.000 morti.
‘Kde domov muj’? ‘Dov’è la mia patria?’ Non è un inno di guerra, non auspica la rovina di nessuno, canta senza retorica il paesaggio della Boemia con i suoi colli e pendii, le pianure e le betulle, i pascoli e i tigli ombrosi, i piccoli ruscelli. Canta il paese dove siamo a casa nostra, è stato bello difendere questa terra, bello amare la nostra patria (Milena Jesenskà)
Copenaghen
Bruxelles Louiza
“Dobbiamo pensare che ciascuno di noi, esseri viventi, è come una prodigiosa marionetta realizzata dalla divinità, per gioco o per uno scopo serio, questo non lo sappiamo." (Platone, Leggi, 1, 644e)
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ENIGMI E RISA
La rubrica “Postini”, mini-post a tema “enigmi e risa”, con unito il CMOAS mattutino, al risveglio del primo mattino, serve come intermezzo di post non postini. Gli enigmi, in verità piccoli indovinelli di parole, tipo quelli che seguono, andranno in ordine alfabetico, e saranno peraltro abbastanza prevedibili. Ecco il primo esempio.
ADITO…ARDITO
ALA … ALTA
ALTO … ALITO
AMATO…?
ARE …?
ASIA …?
Le risa saranno date da brevi testi ridanciani alla solita maniera. Quale? Quella fatta di battute insulse e stolti commenti. Non li puoi risparmiare? Sì, magari faccio accompagnare il “postino” da un “raccontino”. E perché ridi? Sono contento di avere redatto il primo mini-testo comico con una semplice rima. Cominciamo bene!
LA BUFALA
BUFFALO – Bufalo
e BUFFALA? È una bufala.
352^ = 352 x 352 = 35 x 35 x 100* = 122.500 + 701 + 703 = 122.500 +1.404 = 123.904 [701, 703, 705, 707, 709, 711, 713, 715, 717, 719]
* 35 x 35 x 100 = 30 x 30 x 100 + 60 x 5 + 25 x 100 = 122.500
LA MORTE DEL CAPITANO ROLL 2.0
TEATRINO
Chi ha ucciso Roll? – Uno sconosciuto, forse un contadino. – Chi te l’ha detto? – L’ho letto sul giornale. – Quale? – “Il Raccoglitore” – Davvero? – Sì. – E non ti vergogni? – No, niente affatto. – Sei proprio senza pudore! – Io sono l’autore, il direttore e l’attore del “Raccoglitore” conosciuto da tutti i lettori del mio Blog, ma ignorato dal mondo intero della Blogsfera planetaria e interplanetaria. – E vivi una vita felice che non si è oggi ancora conclusa. – Sì. – Ma non credo sia tanto felice, oggi. – Stiamo parafrasando il destino di Sihanouk. – Chi? – Norodom Sihanouk, il re della Cambogia dal 1941 al 1955 e dal 1993 fino alla sua abdicazione, il 7 ottobre 2004. – È morto. – Quando? Dove? – Nel 2012 a Pechino, a novant’anni. – Caspita! – Non lo sapevi? – No. – Ora lo sai. – Certo, e so anche che Roll non è morto. – Come? – Era una bufala. – Quale? – La notizia della morte del capitano Roll. – Una fake news? – Qualcuno aveva dato questa notizia fasulla. – Quale? – Ti ricordi che cosa aveva scritto il cronista ieri, nel giorno dei morti e di Saturno? – No. – l’hai già dimenticato? – Sì. – Te lo ricordo io. – E quindi? – “La morte del capitano Roll” Quando suonarono il campanello di casa, alle sette del mattino, Roll si trovava in cucina, dove si stava preparando il caffè. Aveva indosso una ruta ginnica, ed era pronto per la passeggiata mattutina. Era il giorno dei morti, la sera precedente, avevano bussato diverse volte i bambini per il loro “dolcetto o scherzetto”, e tutti erano stati accontentati con merendine e pasticcini, che Roll aveva preparato per loro. Lasciò stare il caffè che non aveva ancora bevuto, attraversò il salone di casa e andò ad aprire la porta. Nel riquadro apparve un uomo con un viso rugoso, i baffi bianchi spioventi, l’aria grigia, un cappello da contadino in testa, gli abiti dimessi. “È lei il capitano Roll?” domandò. “Sì”, rispose Roll. L’uomo estrasse da sotto la giacca una pistola, la puntò contro Roll e sparò tre colpi in rapida successione. Roll stramazzò a terra, l’uomo fuggì via di corsa.” – E la bufala? – “La casa deserta, anche il palazzo era semideserto quella mattina. Nessuno aveva udito gli spari o se li aveva uditi non aveva fatto caso a quei botti, magari pensando a petardi o scoppiettii di una motocicletta. Il cadavere fu ritrovato il mattino dopo dall’uomo delle pulizie, che aveva notato quella porta di casa spalancata. Poco dopo sul posto intervenne un’ambulanza e un’autoradio della polizia. Avevano sparato al capitano Roll, che era morto dissanguato, furono questi gli esiti dei primi accertamenti raccolti dagli inquirenti e i cronisti, interessati al caso.” – Quindi, tu hai dato una notizia falsa? – Io? – Sì, tu, non sei Sihanouk? – No. –Quindi, tu non sei il re dei cambogiani? – No. – Allora sei il re dei pagliacci. – E tu il buffone di corte, Gonella, tanto per intenderci. – Ecco!
(Segue)
E adesso spiegami il CMOAS mattutino, peraltro quello di ieri? – È stato ricoverato al CMOAS. – Non ho capito. – Nemmeno io. – Quindi non smentisci? – Che cosa? – Che oltre ad essere il re dei pagliacci, sei anche il suo buffone di corte. – E tu chi sei? – Io sono Sihanouk. – Adesso, ho capito sei stato ricoverato al CMOAS, ricordiamo, il Centro Medico Ospedaliero Assistenza Sanitaria malati di mente. – Comunque spieghiamo l’enigma Sihanouk. – Sullo sfondo della tragedia imminente del genocidio, consumatosi in Cambogia, tra l'aprile 1975 e il gennaio 1979, il principe Sihanouk faceva l’attore, il regista e il primo amoroso dei suoi film, applauditi dalla Nazione Khmer, ma ignorati dal mondo intero, come scriveva nei suoi reportage dall’Asia, lo scrittore vicentino Goffredo Parise (1929-1986). La guerra civile cambogiana si colloca storicamente nel contesto della fine della guerra nel Vietnam. Il 17 aprile 1975 i Khmer Rossi guidati da Pol Pot entrarono nella capitale Phnom Penh, dando il via a un regime di stampo comunista e a un processo di epurazione che causerà oltre 1.500.000 morti.
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