UNA FOLATA DI VENTO L’altro giorno ero seduto in terrazzino e stavo leggendo il racconto “Il musicista di Dublino”, quando sono stato investito da una folata di vento gelido – l’improvviso calo delle temperature, dovuto a una massa d’aria fredda proveniente dall’Est e dalla Russia siberiana. Allora, sono rientrato in casa, e sono andato a sedermi davanti al computer, per elaborare e scrivere il saggio sull’ontologia di Heidegger, derivata dalla fenomenologia di Husserl. Poco dopo ho sentito un bip, e sull’iPhone ho ricevuto un’immagine dall’America, le cascate del Niagara. Era un selfie di Winter, ritratto con la moglie Eleonora, la segretaria Claudia, e i loro due bambini, tutti sorridenti e felici, nei loro mantelli trasparenti antipioggia. Tra qualche giorno, ritorneranno da questa breve vacanza in America. Ho guardato meglio la figura di Eleonora, leggermente di profilo, mi sembrava come se avesse una certa dilatazione dell’addome, forse il vento delle cascate le gonfiava il vestito. O forse, ah! Evviva!
‘Kde domov muj’? ‘Dov’è la mia patria?’ Non è un inno di guerra, non auspica la rovina di nessuno, canta senza retorica il paesaggio della Boemia con i suoi colli e pendii, le pianure e le betulle, i pascoli e i tigli ombrosi, i piccoli ruscelli. Canta il paese dove siamo a casa nostra, è stato bello difendere questa terra, bello amare la nostra patria (Milena Jesenskà)
Copenaghen
Bruxelles Louiza
“Dobbiamo pensare che ciascuno di noi, esseri viventi, è come una prodigiosa marionetta realizzata dalla divinità, per gioco o per uno scopo serio, questo non lo sappiamo." (Platone, Leggi, 1, 644e)
1 commento:
UNA FOLATA DI VENTO
L’altro giorno ero seduto in terrazzino e stavo leggendo il racconto “Il musicista di Dublino”, quando sono stato investito da una folata di vento gelido – l’improvviso calo delle temperature, dovuto a una massa d’aria fredda proveniente dall’Est e dalla Russia siberiana. Allora, sono rientrato in casa, e sono andato a sedermi davanti al computer, per elaborare e scrivere il saggio sull’ontologia di Heidegger, derivata dalla fenomenologia di Husserl. Poco dopo ho sentito un bip, e sull’iPhone ho ricevuto un’immagine dall’America, le cascate del Niagara. Era un selfie di Winter, ritratto con la moglie Eleonora, la segretaria Claudia, e i loro due bambini, tutti sorridenti e felici, nei loro mantelli trasparenti antipioggia. Tra qualche giorno, ritorneranno da questa breve vacanza in America. Ho guardato meglio la figura di Eleonora, leggermente di profilo, mi sembrava come se avesse una certa dilatazione dell’addome, forse il vento delle cascate le gonfiava il vestito. O forse, ah! Evviva!
Posta un commento