giovedì 30 maggio 2024

Aritmetica indiana

  

             

             Il barrito divino



1 commento:

Silvio Minieri ha detto...

IL BARRITO DIVINO

Qual è il numero che moltiplicato per sedici, elevato al quadrato, diviso zero, meno tre ottavi, più duecento sessanta, radice quadrata, moltiplicato per zero, più due terzi, diviso dieci, fa cinque?

Non lo so.

Rendi l’espressione in simboli numerici.

a x 16 _^ : 0 – 3/8 + 260_ √ x 0 + 2/3 : 10 = 5

Adesso inverti l’espressione.

5 x 10 – 2/3 : 0 _^ - 260 + 3/8 x 0 _ √ : 16 = a

Bene, quanto vale a?

Non lo so.

Va bene, allora, calcoliamo un’operazione per volta.

Se vuoi.

Cinque per dieci?

Cinquanta.

Meno due terzi?

Sedici virgola sessantasei periodico.

No.

Ho fatto la sottrazione con la calcolatrice elettronica scientifica.

Ecco, perché hai sbagliato.

La calcolatrice non sbaglia. 50 - 2/3 = 50 : 3 x 2 = 33,33; quindi 50 -33,33 = 16,66.

La calcolatrice non sbaglia, perché è stata impostata secondo criteri attuali di verità matematiche, che sono diversi da criteri antichi.

E quali sono questi criteri antichi?

Quelli della aritmetica e algebra indiana (Sec. VII-XII).

Calcola tu, secondo quei criteri.

Sì, dopo un inchino a Ganesha, il dio elefante dalle grandi orecchie (ascolta tutti).

Ti sei inchinato?

Sì, ho pregato, e il dio mi ha ispirato la risposta.

Un barrito?

Certo.

Traduci il barrito in umana risposta.

Si diminuisce il denominatore dell’ammontare del numeratore, nelle proporzioni della frazione, ottenendo il denominatore corretto. Quindi, venti trentesimi, 20/30, risultato 30.

Comunica al dio elefante che non ho capito.

Ganesha ha barrito.

E che cosa ha barrito?

Era molto irritato.

Sì, ma che cosa ha barrito?

Te lo sussurro nell’orecchio.

Mi fischiano le orecchie.

È il fischio del dio dalle grandi orecchie di elefante.

Vattene assieme a lui allo Zoo.

Tu non vieni?

No.

Non potrai risolvere l’espressione di aritmetica indiana.

E tanto piacere!

E perché ridi?

Sono contento di avere risposto bene alle tue domande.

In risu agnoscitur fatuus.

Mi fai sganasciare dalle risa.

Lo stolto si riconosce dal riso.